FOTOGRAFIA, FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ROMA IN TRASFERTA A LABÌCO
Roma, 25 settembre 2012 – L’XI edizione di FOTOGRAFIA, Festival Internazionale di Roma [20 settembre – 28 ottobre 2012] ha costruito anche quest’anno un vero e proprio circuito dedicato alla fotografia contemporanea, con esposizioni inerenti al tema di questa edizione: il lavoro. Tra le varie gallerie e spazi espositivi anche il nuovo Antonello Colonna Vallefredda Resort che ospita due esposizioni fino al 28 ottobre: “Portraits of Artists” dell’ americana Jeannette Montgomery Barron a cura di Marco Delogu ed il progetto fotografico “Santralistanbul” di Giovanni De Angelis presentato da Ines Musumeci Greco, a cura di Raffaele Gavarro. Jeannette Montgomery Barron è nata nel 1956 ad Atlanta, Georgia e ha studiato presso l’International center of Photography di New York. Divenne famosa per i ritratti del mondo dell’arte degni anni 80 a New York. Iniziò fotografando il mondo intorno a lei. Il suo primo ritratto fu Francesco Clemente e presto fotografò Andy Warhol, cui seguirono i ritratti dei suoi amici, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring. In rapida successione, fotografò artisti, scrittori, musicisti, storici e personaggi importanti mostrando un penetrante ritratto di un’epoca. Giovanni De Angelis, nato a Napoli nel 1969 ma residente a Roma ormai da tempo, presenta le immagini della prima centrale elettrica dell’Impero Ottomano, situata nell’estremità superiore del Corno d’Oro che divide Istambul in due. Da una parte l’antica Bisanzio, dall’altra Galata. La centrale dava energia al Palazzo del Sultano e alla rete dei tram della città. Smise di funzionare all’inizio degli anni Ottanta. Dal 2007 è tornata a nuova vita con il nome di Santralistanbul diventando sede dell’Università, del Museo d’Arte Moderna, di un Museo dell’Energia e di un’importante biblioteca pubblica. Una relazione ininterrotta tra energia, lavoro, cultura e sviluppo, che ha trovato naturale continuità nel tempo e che Giovanni De Angelis trasferisce con le sue immagini in un altro luogo, nel resort di Antonello Colonna. Siamo a pochi chilometri dalla capitale di un altro grande e mitico impero, e anche qui agiscono gli stessi elementi, ricombinati e arricchiti da quella che è una nostra, italiana, capacità di tenere insieme cultura, arte, energia e sviluppo attraverso il cibo e la capacità di renderlo un percorso esperienziale e conoscitivo unico.