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APEIRON

12.12.2021 – 08.01.2022

<<principio degli esseri è l’Infinito, da dove infatti gli esseri hanno l’origine, lì hanno anche la distruzione secondo necessità, poiché essi pagano l’uno all’altro la pena e l’espiazione dell’ingiustizia secondo l’ordine del tempo>>.

Così Anassimandro definiva l’ἀπείρων, ápeiron, oltre duemila anni fa, alle origini stesse della filosofia occidentale.

apeiron mostra resort colonnaLa nuova sede, dunque, è quel grembo originario nel quale verranno fatte confluire le opere e dal quale sgorgheranno i progetti successivi.

Quattro dipinti realizzati tra il 1480 ed il 1540: visione e simbolo di elementi diversi, in lotta ed unione uno con l’altro, dagli albori della creazione fino al raggiungimento dell’Uomo perfetto del Rinascimento.

All’insegna della domanda “Chi è come Dio?”, presente in tutte le opere esposte, i temi toccati saranno metafisici e religiosi, esoterici, esistenziali e storici, con particolare interesse per il rapporto tra umano e divino, tema centrale nel mondo degli Old Masters e della cultura europea del XVI secolo, che ebbe protagonisti come Erasmo da Rotterdam e Lutero, Carlo V e Hieronymus Bosch, il cui eco si riverbera nelle opere esposte.

Un lavoro di sottrazione che permetterà ai dipinti di parlare liberamente, all’ambiente di esprimere la sua potenza visiva, ai protagonisti di ragionare senza filtri: un manifesto di rinnovata concezione culturale.

Oggetto di ricerca, pertanto, non saranno soltanto le opere in sé, ma il loro rapporto con lo spazio e quello tra questi due elementi e lo spettatore, che potrà “ascoltare” ciò che un’opera secolare è in grado di comunicargli direttamente.

Il progetto sarà accompagnato da un catalogo, personalmente curato da Massimiliano Caretto e Francesco Occhinegro: nonostante la pur nutrita bibliografia specialistica che contraddistingue i quattro dipinti, infatti, la scelta è quella di proporre una lettura critica, avvertita come un’urgenza culturale alla quale le gallerie di old masters sono ora chiamate a rispondere con rinnovato interesse da parte dei collezionisti.

 

“Da tempo volevamo fermarci a riflettere sui contenuti e sulla potenza espressiva che gli Antichi Maestri posseggono in maniera atemporale, in modalità che sfuggono alle categorizzazioni cronologiche o storico-artistiche”

“Ed il momento adatto è questo: di fronte ai cambiamenti epocali in atto, ora non più eludibili, un percorso a ritroso è necessario per capire cosa sia in grado di sopravvivere al “tribunale della Storia” anche nella cultura contemporanea, in mezzo a quel “brusio del mondo” che oggi pare aver raggiunto il punto di non ritorno”

Massimiliano Caretto e Francesco Occhinegro