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resort spa

ONE POTATO, TWO POTATO #1

ONE POTATO, TWO POTATO #1

one potato two potato


Calixto Ramírez / Guido van der Werve

Un progetto realizzato dalla Galleria Monitor per Antonello Colonna
Una cura di Saverio Verini

Inaugurazione sabato 11 novembre 2017, ore 11.30

Antonello Colonna Resort & Spa
Via di Valle Fredda 52 00030 Labìco – Roma

In foto da sinistra:

Sandra (artista), Paola Capata (Monitor Gallery), Antonello Colonna (Chef e padrone di casa), Calixto Ramìrez (artista), Saverio Verini (curatore)

Proseguendo il dialogo che li vede collaborare da oltre due anni, Antonello Colonna e Monitor Gallery avviano un nuovo progetto. Protagonisti ancora una volta l’arte contemporanea e la suggestiva cornice del resort di Labìco.

Dopo la serie di ShowOut, che tra il 2015 e il 2016 ha visto coinvolti Claudio Verna, Thomas Braida, Elisa Montessori e Nicola Samorì, il nuovo format prevede delle residenze presso il resort, con una serie di artisti invitati a realizzare produzioni inedite e legate al contesto.

Il primo “ospite” è Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980), artista messicano attivo prevalentemente in Italia. Nel corso delle giornate trascorse presso Antonello Colonna resort&spa, Ramírez – in linea con la propria pratica artistica – si è dedicato a un’esplorazione dell’architettura realizzata dallo studio Aniello/Tasca e del paesaggio che la accoglie. Ne sono nate delle performance – presentate attraverso una serie di video, fotografie e sculture – che manifestano l’interesse dell’artista per il proprio corpo in relazione al contesto col quale si confronta; un rapporto che viene esaltato da azioni spesso paradossali e al tempo stesso poetiche. Architettura e paesaggio si incontrano così negli spazi del resort, creando uno scambio tra esterno e interno, tra naturale e artificiale, sempre mediato dalla fisicità di Ramírez.

Altra caratteristica della nuova serie di mostre è l’abbinamento tra artisti emergenti e altri già presenti nel roster di Monitor Gallery. Autori di diverse generazioni e provenienze vengono messi in contatto secondo un criterio di affinità e condivisione di temi e interessi. In questo caso il lavoro di Calixto Ramírez è affiancato a quello di Guido van der Werve (Papendrecht, Paesi Bassi, 1977). Un accostamento che nasce dalla comune sensibilità per il paesaggio – nella dimensione urbana così come in quella domestica –, dall’interesse per il proprio corpo come uno strumento attraverso cui esplorare e confrontarsi con diversi ambienti e contesti e, infine, da un’attitudine performativa orientata al concetto di resistenza fisica e psicologica.

Il titolo del progetto, One Potato, Two Potato, evoca una canzone dei Crossfires, incisa nel 1965: una semplice suggestione che intende mettere in evidenza l’abbinamento di una coppia di artisti e il contesto “culinario”. La mostra rimarrà aperta fino alle fine del 2017; la serie riprenderà a partire dalla primavera 2018 e gli artisti saranno annunciati successivamente.

Antonello Colonna, pluripremiato Chef e fondatore di ben tre templi del gusto romani (ANTONELLO COLONNA Open presso Palazzo delle Esposizioni, ANTONELLO COLONNA resort&spa a Labico e il recentissimo ANTONELLO COLONNA Open Bistrò presso il Terminal 1 Gate B7 di Fiumicino) ha da sempre coniugato il gusto per la tradizione dei cibi della propria terra e la sperimentazione che il suo estro ispirava, creando dei piatti unici, entrati a buon diritto tra le eccellenze culinarie internazionali. “Perchè l’accoglienza è una scienza e il cibo, in fondo, è un atto politico”, come lo Chef ha di recente dichiarato.

Da sempre attento appassionato di design e archeologia, ha concepito il Resort di Labico come un autentico incontro tra le arti, l’architettura e la cucina, un connubio che ama riproporre in tutti i suoi spazi sfruttando le sinergie delle sue conoscenze, per sostenere  giovani artisti, ospitare gli internazionali, proporre nuove forme artistiche e progetti di vero e proprio “mecenatismo contemporaneo”. Antonello Colonna, nel 2016, ha infatti pensato di uscire dalla sua tenuta e di ‘fertilizzare’ un terreno adiacente, muovendosi come si muove un mecenate, finanziando con fondi propri un’iniziativa privata che riportasse al vecchio splendore la Via Labicana, l’antico viale che collegava la Capitale con la città campana di Beneventum (fine V sec.), svelandone un tratto inedito, venuto alla luce grazie agli sforzi di un team di ricercatori ed archeologi da lui supportati. Sostenuto dal Comune di Valmontone, si è fatto carico di lavori e burocrazia, inaugurando in breve tempo il tratto riqualificato attorno al ritrovamento romano, pronto per ospitare piccoli eventi e manifestazioni che trascinino romani e stranieri a conoscere due mila anni di storia che senza l’intuizione di Colonna sarebbero rimasti sepolti per sempre.

“Quando i sogni diventano realtà”, commenta lo Chef.

Bio artisti:

Calixto Ramírez è nato nel 1980 a Reynosa, in Messico. Si è laureato a La Esmeralda Art School di Città del Messico nel 2008. Dal 2013 vive e lavora a Roma. Tutti i suoi lavori sono caratterizzati da un’economia di mezzi che, tuttavia, consente all’artista di concepire interventi di forte impatto visivo. Le sue opere – installazioni, video, performance e fotografie – sono state esposte in numerosi centri espositivi e gallerie, in Europa e America Latina, e in occasione di progetti espositivi quali: straperetana (Pereto, 2017); smart – polo per l’arte (Roma, 2016); Museo del Novecento (Napoli, 2016); MLZ Art Dep (Trieste, 2016); Fondazione Memmo (Roma, 2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes (Città del Messico, 2013-2014); Young Artist Biennal (Monterrey, 2012); Fondazione Marcelino Botin (Santander, 2009).


Guido van der Werve
 è nato nel 1977 a Papendrecht in Olanda. Vive e Lavora a Berlino.

Van der Werve studia conservatorio ma decide di dedicarsi all’arte visiva sin dalla giovane età. Ha studiato Audio Visual Art  presso la Gerrit Rietveld Academie in Amsterdam e, nella stessa città, è stato residente alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten nel 2006 & 2007. Le sue opere video e fotografiche sono state acquisite da musei internazionali di grande fama come il Museum of Modern Art a New York, The Goetz Collection a Munich, The Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington DC, The Stedelijk Museum of Amsterdam, The Boymans Museum a Rotterdam and the MWOODS museum a Beijing. Van der Werve è visiting professor in numerose istituzioni quali la Rijksakademie a Amsterdam, Pratt and Parsons a New York e la UCLA a Los Angeles. Collabora attivamente con la galleria Monitor dal 2005.