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arte

Aeterna. Il sogno di Roma nell’arte fiamminga tra ‘500 e ‘600

resort spa colonna mostra Aeterna

Willem van Nieulandt, Paesaggio fantastico con rovine (1630; olio su rame, 22 x 30 cm)

Come veniva vista Roma dagli artisti fiamminghi che tra il Cinquecento e il Seicento scendevano in Italia con il preciso intento di osservare, studiare, prendere a modello il nostro paese e il suo paesaggio storico e naturale? Questa la domanda al centro della mostra Aeterna. Il sogno di Roma nell’arte fiamminga tra ‘500 e ‘600 che la galleria Caretto&Occhinegro organizza negli spazi dell’Antonello Colonna Resort & SPA di Labico (Roma) dal 29 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024.

La mostra parte dal presupposto che, nella storia dell’arte occidentale, Roma, oltre a essere una città dalla storia millenaria, è anche un concetto. Tutto confluisce a Roma o vi si oppone. La Roma antica degli imperatori, quella dei papi, la città e le sue campagne, la Roma degli artisti. Una Roma multiforme che ha formato l’immaginario degli artisti. E fino a che punto, dunque, l’idea artistica di Roma ha qualche attinenza con il reale? Quando si trasforma in qualcosa di diverso? La mostra si propone di indagare alcuni di questi aspetti dal punto di vista storico e critico, attraverso una serie di casi di studio tradotti in una selezione limitata di opere, scelte per il loro particolare rapporto di estetica e di contenuto con Roma.

La linea di indagine è quella tipica della Galleria Caretto & Occhinegro, attraverso dipinti fiamminghi del Cinquecento e del Seicento, esposti per la prima volta in Italia messi in dialogo con reperti archeologici di epoca romana. La mostra si arricchisce inoltre di installazioni site specific realizzate con la collaborazione di Cavagnis Lacerenza Fine Art, galleria internazionale con sede a Milano, specialista di riferimento in Italia per le antichità classiche e la scultura europea. La mostra vuole anche essere occasione per mostrare una serie di opere inedite, riportate in dialogo diretto dopo secoli, alla scoperta di un capitolo cruciale della storia dell’arte. Tra tutte, la Giuditta con la Testa di Oloferne di Frans Floris, recentemente riscoperta dalla Caretto & Occhinegro ed eccezionale aggiunta al catalogo dell’importante autore, affiancata all’inedita statua del Bonus Eventus, monumentale scultura in marmo del II secolo d.C. L’opera, fatta restaurare da Cavagnis Lacerenza a seguito di un’accurata campagna di studio e ricerca, aggiunge un importante tassello nella storia del collezionismo.

 

Il progetto mira inoltre a trasmettere quella stessa atmosfera di suggestioni e proiezioni mentali incentrate su Roma, che divennero fulcro di ricerca per gli artisti fiamminghi tra XVI e XVII secolo. L’attenzione per un panneggio o per un reperto romano, lo sguardo verso le rovine antiche immerse in un bosco, la concreta spazialità di un dramma sacro, il disegno all’italiana, il tutto reinterpretato e riproposto con occhi nordici, in un processo di trasformazione e costante palingenesi….

Fonte: Finestre Sull’arte

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